A pochi mesi dall’inizio del corso per Tecnico del restauro di beni culturali – Manufatti scolpiti in legno – arredi e strutture lignee, i ragazzi hanno l’occasione unica di intervenire direttamente tramite un esteso e impegnativo lavoro di manutenzione dei mobili e degli oggetti lignei che saranno esposti nel nuovo allestimento del Museo di Palazzo Davanzati.
Il programma di riallestimento museale prevede una riorganizzazione espositiva di molte opere della collezione e alla sua implementazione con altre provenienti dai depositi del Museo del Bargello, di cui alcune mai esposte prima al pubblico.
Il Centro Europeo del Restauro, con il coordinamento e la direzione del restauratore e docente Simone Beneforti, ha avviato un cantiere scuola che mira a contenere quanto più possibile l’attacco del legname da parte degli insetti xilofagi (più comunemente chiamati tarli) che causano notevoli danni al legname.
Questo intervento richiede una particolare cura poiché necessita che tutti gli oggetti in legno vengano innanzitutto smontati così da intervenire non solo sulle aree visibili dei mobili, delle porte delle finestre delle cornici di dipinti, ma anche nelle parti nascoste dove i tarli trovano una migliore situazione per agire indisturbati.
Gli allievi in questo modo hanno la possibilità di venire a contatto con oggetti antichi e di pregio, capirne le qualità, i materiali e comprendere come questi venivano realizzati oltre a scoprire le arguzie inventate dai geniali falegnami nel realizzare cassetti a scomparsa, piccoli angoli segreti, serrature solo di parata e altre che al contrario erano nascosti agli sguardi, e soprattutto alle mani furtive, intenzionate a carpire i preziosi segreti gelosamente conservati in alcuni di questi mobili.
Gli ambienti interessati dall’intervento degli allievi del CER sono analoghi per tutti i piani dell’edifico: la sala madornale, corrispondente alla lunghezza della facciata, la sala da giorno, lo studiolo e la camera da letto, con soffitti lignei decorati e pitture murali a finte tappezzerie insieme a vedute su giardini e a un ciclo figurato. Gli ambienti domestici – gli agiamenti (gabinetti), presenti in tutti i piani, e la cucina al terzo piano – testimoniano gli agi delle famiglie signorili che abitarono anticamente questo magnifico e singolare esempio di casa medievale a Firenze.
In ultima fase gli allievi hanno steso una cera microcristallina indispensabile a idratare il legno, restituirgli vivacità e prolungarne la vita.
Un intervento, questo degli allievi, molto formativo ma anche utile al Museo che in tal modo assolve a uno dei compiti più importanti a cui è destinato, ovvero la conservazione degli oggetti da tramandare alle generazioni future.